Dalla vendemmia all’invecchiamento: ecco come si fa il vino
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Il vino, orgoglio italiano in tutto il mondo,deve la sua produzione ad un processo antico e artigianale che gli permette di essere classificato in bianco, nero, rosato, rosso e con diverse gradazioni alcoliche.
Ma come si fa il vino? vediamo tutti i passaggi. La vendemmia, ha inizio a luglio e termina ad ottobre ed è la prima fase per la produzione del vino. In tempi ormai remoti, veniva eseguita assolutamente a mano ma, con l’avanzare degli anni sono stati adottati macchinari meccanici. La vendemmia manuale viene ancora utilizzata ma è riservata solo ed esclusivamente a quelle varietà di vino di eccellente qualità, allo champagne e agli spumanti, in cui vengono selezionati i migliori grappoli d’uva. In questo caso i costi di produzione sono più elevati. La vendemmia che sia manuale o meccanizzata, perché dia dei buoni risultati è importante tenere presente diversi aspetti come quello di non tagliare grappoli bagnati dalla pioggia o dall’umidità, evitare le ore più calde del giorno, sistemare i grappoli in contenitori piccoli per evitare che si schiaccino, trasportare il raccolto velocemente nel più breve tempo possibile. Eseguendo questi piccoli accorgimenti si eviteranno fermentazioni inutili e di rovinare la qualità del mosto.
La pigiatura e la fermentazione
La pigiatura è la fase in cui l’uva raccolta viene schiacciata. Anticamente erano i piedi nudi dei vendemmiatori a schiacciare gli acini d’uva nei mastelli, mentre oggi vengono utilizzate le diraspapigiatrici, ossia macchine che permettono di eliminare i raspi prima di arrivare sotto i rulli.
Durante la fermentazione che dura da un giorno fino ad una settimana e 10 giorni per i vini più complicati, avviene il processo biochimico ossia, lo zucchero presente nel mosto, gradualmente diventa alcol e anidride carbonica. In base al tipo di vino che si vuole ottenere la fermentazione viene classificata in due tipologie:
• fermentazione in bianco; viene eseguita per ottenere i vini bianchi. Il mosto viene separato dalle bucce e dai semi prima che avvenga la fermentazione. Una parziale fermentazione darà origine a vini rosati. I vini bianchi e rosati vanno bevuti entro tre anni dall’inizio della loro vendemmia.
• fermentazione in rosso; il mosto rimane a contatto con i semi e le bucce che sprigionano il colore rosso
La svinatura e l’invecchiamento
Gli ultimi due passi per ottenere il vino sono la svinatura e l’invecchiamento. Eliminati tutti i residui solidi e le vinacce per i futuri vini rossi, ossia eseguita la svinatura, il vino è pronto per essere posto in botti di legno per sottoporsi ad una seconda fermentazione ad una temperatura di massimo 15 gradi. Successivamente, i vini bianchi possono essere imbottigliati, mentre i rossi rimangono ad invecchiare non oltre i 5 anni.