Si chiude il 14° Festival del Cinema a Roma
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Si è chiusa la quattordicesima edizione del Festival del Cinema, il famoso festival cinematografico annuale di Roma ospitato all’Auditorium Parco della Musica.
La selezione ufficiale del festival comprendeva 33 film e documentari tra cui ha spiccato “The Irishman” di Martin Scorsese – un’epica saga del crimine organizzato nell’America del dopoguerra con un cast stellare composto da attori del calbro di Robert De Niro e Al Pacino, Joe Pesci e Harvey Keitel, per citarne alcuni. Assolutamente degno di nota anche il documentario di Ron Howard “Pavarotti” – che racconta la storia, la voce e i segreti del tenore Luciano Pavarotti e il suo straordinario percorso da figlio di fornaio a superstar internazionale.
Un altro film drammatico americano degno di nota è del regista Alma Har’el Honey Boy e racconta la storia di un giovane attore e la sua difficile relazione con suo padre, con Shia LaBeouf, Lucas Hedges e Noah Jupe. Si tratta del sequel dell’omonima serie televisiva, Downtown Abbey, diretto da Michael Engler, anch’esso con un cast fenomenale che comprende Hugh Bonneville, Jim Carter, Michelle Dockery, Elizabeth McGovern, Maggie Smith, Imelda Staunton.
Non sono mancati i tributi al cinema italiano (ben otto) tra cui Kapò di Gillo Pontecorvo, uscito nei cinema 60 anni fa; The Taming of the Shrew di Franco Zeffirelli; Ugo di Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti e Uma Pulga Na Balança di Luciano Salce, nonché alcuni capolavori recentemente restaurati del cinema italiano come il grande film di Federico Fellini Satyricon del 1969; Conversation Piece di Luchino Visconti; Il manoscritto del principe di Roberto Andò; e La professione d’armi di Ermanno Olmi.
Nel corso della manifestazione l’attore americano Bill Murray ha ricevuto il Lifetime Achievement Award, assegnato da Wes Anderson che, con lui, ha ripercorso i passi della sua straordinaria carriera artistica ricordando i tanti momenti in cui i due hanno lavorato insieme. Un altro grande nome a ricevere il Lifetime Achievement Award è stato quello di Viola Davis, la prima donna di colore a vincere un Emmy Award come Miglior attrice protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo di Professor Annalise Keating nella serie di successo Come cavarsela con l’Omicidio.
Tra le celebrità incontrate citiamo il carismatico e versatile Edward Norton, presente nel cast del film d’apertura Motherless Brooklyn, da lui recitato e diretto, il grande Ron Howard, indimenticabile Ricky Cunningmam di Happy Daus nonché premio Oscar per A Beautiful Mind e regista di successi indimenticabili come Apollo 13, Frost / Nixon e film ispirati ai romanzi di Dan Brown, che ha presentato il suo ultimo film Pavarotti.
Presenti anche John Travolta, candidato all’Oscar per La febbre del sabato sera, così come il vincitore dell’Oscar e del Golden Globe Benicio del Toro, e Fanny Ardant, che ha recitato e interpretato personaggi poliedrici in film come The Dogs, Bolero e The Woman Next Door.
Le retrospettive, a cura di Mario Sesti, sono state dedicate a due grandi nomi del cinema internazionale, dall’Europa all’Asia. Da un lato, lo straordinario regista tedesco Max Ophüls con una retrospettiva che comprende 14 film da lui diretti, dall’altro il famoso regista giapponese Kore-eda Hirokazu con 9 dei suoi film più importanti.